di facilissima e velocissima esecuzione.
Non per questo ridotto a "semplice" ricametto...
Anzi...mi ha dato modo di riprendere in mano i libri che hanno ispirato il tema del ricamo
e voglio ricordare gli "incipit"...di queste quattro bellissime opere di letteratura...
Chissà, magari anche a voi verrà la curiosità di scorrere ancora quelle pagine memorabili...
Cime Tempestose
1801. – Sono appena ritornato da una visita al mio padrone di casa, il vicino solitario con cui avrò da trattare. Questo è certamente un bel paese. Credo che in tutta l'Inghilterra non potevo trovarne uno più completamente appartato dal frastuono del mondo. Un paradiso perfetto per un misantropo; ed io e il signor Heathcliff siamo la coppia adatta per dividere tra noi la solitudine. Un uomo interessante! Non immaginava certo che sentivo il cuore scaldarmisi di simpatia al vedere i suoi occhi ritirarsi sospettosi sotto le ciglia, mentre mi avvicinavo a cavallo, e, mentre annunciavo il mio nome, le sue dita ficcarsi, con deciso sospetto, ancor più dentro il panciotto. - Il signor Heathcliff? – dissi.
Il Giardino Segreto
Quando Mary Lennox fu mandata a vivere con lo zio nella residenza di Misselthwaite, tutti dissero che era la bambina dall'aspetto più sgradevole che avessero mai visto. In effetti era vero. Aveva un viso sottile e un corpicino esile, capelli chiari e fini ed un'espressione scontrosa. I suoi capelli e la sua faccia erano gialli, forse perché era nata in India e, per una ragione o per un'altra, era sempre stata malata.
Ragione e SentimentoLa famiglia Dashwood si era stabilita nel Sussex da molto tempo; le loro proprietà terriere erano vaste, e al centro sorgeva Norland Park, la residenza in cui per molte generazioni avevano vissuto in modo tanto rispettabile da essersi guadagnati la stima di tutti nei dintorni. L'ultimo proprietario era stato un vecchio scapolo, che aveva raggiunto un'età molto avanzata, e che per molti anni aveva avuto come compagna e direttrice della casa la propria sorella. Ma la morte di lei, avvenuta dieci anni prima della sua, aveva prodotto un gran cambiamento nella sua esistenza; perché, per sopperire alla perdita, aveva invitato e accolto in casa la famiglia del nipote, Henry Dashwood, che era l'erede legittimo della proprietà di Norland e la persona a cui lui intendeva lasciarla alla propria morte.
Piccole Donne «Viva la neve!» era il grido generale in un chiaro pomeriggio di dicembre, mentre tutti i ragazzi e le ragazze del villaggio di Harmony, stavano godendosi all'aria aperta la prima buona nevicata della stagione. Essi se ne andavano su e giù per tre lunghi sentieri, così in fretta come potevano permetterlo le gambe o le slitte. Un sentiero liscio conduceva su di una radura; un altro attraversava lo stagno sul quale i pattinatori si abbandonavano in velocissime giravolte, il terzo alla cima della collina scoscesa finiva ripidamente ad uno steccato accanto alla strada. Ivi, alcuni giovanotti e fanciulle stavano seduti o appoggiati per riposarsi dopo una corsa eccitante, e riposandosi si divertivano a criticare i loro compagni.