Proverbio di Maggio

Il roseto

Fresche rose odorose

incoronano Re Maggio

di splendori porporini,

sotto i cieli mattutini.

Ma lieto è il roseto

che la luna a notte imbianca;

goccia a goccia la rugiada

dentro i fiori si fa strada...

Vi s'incanta,dalla pianta

sua segreta, l'usignuolo,

e v'intona una strofetta:

la più bella che sia detta.

(L. Carpanini)

Detto...fatto!

Certo che Catherine è stata davvero super veloce!

Il mio schema è stato ricamato quasi all'istante e "incorniciato" così bene in un sacchetto per la biancheria!

Visitate il suo blog, è davvero brava!

Mannequin

Voilà...un altro manichino si va ad aggiungere al primo, pubblicato poco tempo fa!
Ne seguiranno altri...la mia vena creativa sull'argomento non si è fermata qui...

Creo per te...

Molte di voi mi scrivono chiedendomi schemi "su misura"...
...quindi ho deciso di fornire "ufficialmente" questo servizio.
Se avete esigenze di schemi personalizzati scrivetemi una mail e vedrò se riuscirò ad accontentarvi!

Buona Pasqua

Nei miei sogni ho immaginato
un grande uovo colorato.
Per chi era? Per la gente
dall’Oriente all’Occidente:
pieno, pieno di sorprese
destinate ad ogni paese.
C’era dentro la saggezza
e poi tanta tenerezza,
l’altruismo, la bontà,
gioia in grande quantità.
Tanta pace, tanto amore
da riempire ogni cuore.

(G. Rodari)

Euroflora

Ieri ho visitato l'Euroflora di Genova, devo dire che a ogni edizione c'è da emozionarsi sempre di più!Ho fatto mille scatti e non certo professionali, ma voglio fare una carrellata di quello che mi ha impressionata di più...
Lo spettacolo dei fiori e della natura è sempre e comunque uno spettacolo bellissimo...





Queste due immagini sono dedicate a Rossana, Madame Chantilly...visto che ama tanto le rose!!!



Questa è una delle cose che mi ha colpito di più: fra le rose, i cuscini in ceramica che provengono dal parco di Villa Durazzo Pallavicini. Strepitosi!
Ce n'è uno che ha addirittura un disegno policromatico che ricorda uno schema per il punto croce!!!


La parte delle piante del deserto...Luca era entusiasta dei giganteschi cactus!!!

Carina questa idea di attrezzare un muro con tela di juta a tasconi...che contengono erbe aromatiche...

La sezione dedicata alle mie amate orchiedee era strepitosa!




Questa è veramente carina...un'orchidea con le scarpine...

Stupendi rododendri e azalee...del Belgio.

Pasqua e le uova Fabergé

Non amo particolarmente gli oggetti "troppo" preziosi, ma le uova di Fabergé mi hanno sempre affascinata...in un minuscolo spazio le sorprese erano sempre uniche e personalizzate.

Ispirata quindi dalle preziose uova di Pasqua ho disegnato questo schema...

A presto!

Nel 1884 Fabergé creò il suo primo uovo pasquale per lo Zar Alessandro III, che gli conferì la nomina di orafo di corte, come regalo per la moglie Maria Fyodorovna. Fra il 1885 e il 1917 furono realizzate ben 57 uova di Pasqua in oro, preziosi e materiali pregiati, ispirate alla storia e alle vicende della casa imperiale russa. Il gioielliere Carl Fabergé preferiva decorare le uova con pietre semipreziose degli Urali, in particolare prediligeva la nefrite, simile alla giada verde; la bowenite, una pietra verde chiaro; il rodonite, marmorizzato rosso nero; il cristallo di rocca e agata; e tutti i colori dell'oro. Le famose uova, inoltre, si caratterizzano per la loro unicità. Infatti, i preziosi non hanno uno stile unico, ma rievocano diverse epoche, dal neo rococò al Rinascimento, dal Luigi XIV e Luigi XVI all'Art Deco, dall'Art Nouveau allo stile pan slava. Le uova di Fabergé contenevano anche preziose e misteriose sorprese, come uccellini meccanici cantanti, cammei, miniature e perle rare.

Bomboniere e dintorni...

Ecco un sacchettino porta confetti, confezionato per una mia amica...

Proverbio di Aprile...

E tremano e ridono nel bosco

il cespuglio la siepe:

perchè sulla loro

tenera pelle sta ora facendo

il solletico l'aprile scherzoso.

Ora ogni bosco è un pazzo

brividare d'allegria.

Ancora non ci sono fronde:

ci sono soltanto gemme bionde:

e tu guardi il ronzante

nascere delle foglie

ed intanto già s'abbandonano i rami

al gaio abbraccio del vento...

(Arpad Toth)